La politica di coesione dell’Unione europea rappresenta uno dei più importanti programmi placebased al mondo per redistribuire la ricchezza tra regioni e Paesi e stimolare la crescita nelle aree in ritardo di sviluppo. Con 352 miliardi di fondi strutturali di risorse per il settennio 2014-2020 – di cui 46,5 destinati all’Italia – è la politica pilastro dell’azione Ue.
Tuttavia l’analisi degli effetti della politica di coesione nelle aree più svantaggiate di Germania, Italia, Spagna e Regno Unito (dal 2000-2006, prima della grande crisi economica, fino alla ripresa), conferma che la crescita economica e occupazionale non è equamente distribuita tra i Paesi membri.
Come analizzato nel documento (LINK) dell’Ufficio Valutazione Impatto dal titolo “Spendere per crescere? Trent’anni di politiche Ue per le aree depresse: l’impatto della coesione in Italia e in Europa”, l’efficacia della politica di coesione potrebbe essere migliorata anche se il dibattito sul futuro delle politiche europee è reso più complesso dalle implicazioni economiche e politiche della grande recessione, dalla crescente pressione di partiti euroscettici e da mutamenti istituzionali senza precedenti nella struttura e nella composizione della UE.