I ministri europei dell’economia e delle finanze non hanno trovato – martedì 9 luglio a Bruxelles – nessun accordo sulle proposte per creare nuove risorse proprie per finanziare il bilancio dell’UE dopo il 2020. È stato quindi deciso di non includere nuove proposte su questo delicato argomento delle entrate, nei negoziati sul quadro finanziario pluriennale (QFP) dell’UE per il 2021-2027, che richiede l’unanimità nel Consiglio dell’UE.

Alla conferenza stampa dopo il Consiglio Ecofin, il ministro delle finanze finlandese Mika Lintilä ha affermato che “le opinioni divergono” sulle proposte per creare un “paniere” di nuove risorse proprie per finanziare il bilancio UE post 2020.

La Commissione aveva formulato – nel maggio 2018 – tre opzioni principali nelle sue proposte sul QFP 2021-2027:

  • un contributo nazionale calcolato in base al volume di rifiuti di imballaggi di plastica non riciclati in ciascuno Stato membro;
  • il 20% delle entrate generate dal sistema di scambio di emissioni;
  • una quota della nuova base imponibile consolidata comune per le società.

La risorsa propria basata sui rifiuti di imballaggio in plastica è quella che aveva incontrato il maggiore sostegno tra gli Stati membri, osserva la Commissione. Per le altre nuove risorse proprie proposte, il sistema di scambio delle emissioni ha ricevuto il sostegno solo di alcuni Stati membri. La base imponibile consolidata comune per le società è stata scartata come risorsa propria a causa della mancanza di progressi su questo tema in seno al Consiglio. Ma di fronte al rifiuto del Consiglio UE dello scorso 9 luglio, la Commissione potrebbe non presentare nuove proposte su nuove risorse proprie.

La Presidenza finlandese ha ricordato che il prossimo QFP è all’ordine del giorno del Consiglio europeo di ottobre, al fine di raggiungere un accordo su questo fascicolo “entro la fine dell’anno”.

(Fonte: Commissione europea)